giovedì 27 ottobre 2016

Il Circolo Nuove Frontiere

Il Circolo Nuove Frontiere nato da un’idea di Gabriele Felice, Gianpiero Covelli e Francesco Da Riva Grechi, è una costola di Nuove Frontiere onlus.

Nuove Frontiere onlus nasceva nell’agosto del 2006 con la consapevolezza di avere qualcosa da dire e da proporre che sentivamo e sentiamo giuste e urgenti.

Assistevamo ormai da tempo ad una costante e crescente involuzione a tutti i livelli: sociale, economico, politico. Trend che è andato via via aumentando e a farne le spese, come sempre nella storia, sono state in primis le fasce della popolazione più deboli e disagiate: minori, donne, immigrati. Ma ormai riguarda la popolazione italiana nel suo complesso.

Certi come eravamo che tali disagi non erano figli del caso ma di un cattivo sviluppo ed ordine economico internazionale, ritenevamo e riteniamo doveroso dare il nostro apporto al fine di contrastarli.

Dieci anni fa eravamo ancora in tempo, oggi è troppo tardi ma più aspettiamo e maggiore sarà la deflagrazione.

Tante sono state le proposte ed i progetti presentati che non hanno avuto, come Cassan- dra, risposta: dalla riforma delle adozioni nazionali, alle politiche attive per l’integrazione (mai avremmo pensato che un qualsiasi governo avrebbe permesso un afflusso di queste dimensioni), dall’applicazione della 194 in difesa della libertà di scelta della donna (manca- no dal 1979 ad oggi 6 milioni di nascite, salvo poi lamentarci del calo demografico) ad una campagna in favore dei diritti delle donne immigrate quale acceleratore del processo di integrazione, dall’auspicio di moduli abitativi ad alveare al fine di evitare e scardinare la creazione di quartieri etnici alla lotta all’evasione scolastica ecc…

Il problema dell’integrazione, della difesa delle donne e dei minori, è la prima sfida che il nostro Paese deve affrontare. Un’impresa forte per tempi “forti”.

L’integrazione e la pacifica convivenza fra genti di diverse etnie e religioni è possibile laddove c’è uno Stato laico e democratico e soprattutto autorevole, in grado se necessario di imporre regole condivise. Invece come sempre è forte con i deboli e debole con i forti ed in questo caso, può sembrare assurdo, deboli sono gli italiani.

Gli indirizzi non dati, le decisioni non prese, quelle prese scellerate scardineranno la convivenza civile e come non ci siamo sbagliati nel 2006 probabilmente non ci sbagliamo oggi nel 2016. Queste considerazioni ci hanno indotto (Gabriele Felice e Gianpiero Covelli) a costituire un Circolo con finalità politiche, Nuove Frontiere, aderente ad Azione Nazionale.

Sua mission è portare avanti gli obiettivi che erano propri della onlus ed inserirli nel programma di un nuovo centro destra (più destra che centro) e costituire un “think tank” capace di fare sintesi fra le diverse anime e sensibilità che ne costituiscono la galassia.

Le sfide di questi tempi sono molteplici ed epocali:

da quella di conciliare democrazia e diritti da una parte e sicurezza dall’altra, almeno fino a quando il virulento contrasto nord sud del pianeta non scemerà di tono, al come affrontare l’esodo biblico da sud verso nord facendo conciliare solidarietà e umanità da una parte e identità e sopravvivenza (economica e sociale) del nostro Paese;
La scuola, diversa per credo e “mission” ma uguale nel rispetto dei valori della co- stituzione e della laicità dello Stato, nel processo di integrazione assume un ruolo nevralgico e decisivo. Riteniamo che la battaglia all’evasione scolastica, soprattutto da parte di minori extra comunitari e residenti nelle regioni meridionali, sia la chiave di volta per avere non solo un futuro, ma già un presente migliore in grado di riapri- re gli animi alla speranza di un domani diverso;
Anche le donne rischiano nei fatti di vedere compromessi diritti che tanto faticosa- mente hanno ottenuto nel corso degli ultimi decenni. Ne sono sintomi: gli ultimi casi di omicidio, gli episodi sempre più frequenti di violenza sessuale, il dilagare della prostituzione (molte sono minorenni extra comunitarie), il ritorno all’infausta pratica dell’aborto clandestino (anche qui fra le donne extra comunitarie) e non da ultimo la scarsa presenza femminile in politica così come nei quadri dirigenti “tout court”.

Parlare di solidarietà, Europa, rapporti nord sud, ambiente e non avere a cuore e prendere in considerazione gli interessi nazionali è una contraddizione in termini perché inevitabilmente si andranno a scontrare ed è infatti quello a cui stiamo assistendo.

A fronte di tutte queste considerazioni appare evidente la nostra contrarietà al referendum proposto dal governo Renzi: come chiederci di rinforzare un governo che va nella direzione esattamente opposta a quella che noi da sempre auspichiamo e che, a nostro avviso, ci porta dritti dritti verso il burrone? 


Lo stesso giudice Ferdinando Imposimato, confortato dai non pochi scandali che accompagnano la storia di questo governo, parla di come il combinato disposto riforma costituzionale ed elettorale (Italicum) conferisca il potere ad uno solo, il presidente del consiglio, e la definisce “manovra eversiva” e denuncia come “tutte le leggi fatte dal governo Renzi in questi due anni sono leggi che non sono mai andate nell’interesse dei cittadini e del bene comune”.

Affermazioni pesantissime che ci sentiamo di condividere. Se a questo aggiungiamo che le impostazioni di fondo, in Europa come per l’immigrazione, nella politica economica come in quella estera, ecco spiegato il nostro NO a questo referendum senza se e senza ma.

Gabriele Felice e Gianpiero Covelli puntano a questo rassemblement di un nuovo centro destra composto da una nuova classe dirigente che ha nella difesa e perseguimento degli interessi nazionali la propria stella polare.

La solidarietà non deve essere un momentaneo stato emozionale, ma la determinazione ferma e costante di impegnarsi per il bene comune, per questo vi chiediamo di appoggiare e sostenere Nuove Frontiere, la sua mission.

La pace e la concordia, proprio come un fiume, fanno da sempre lo stesso tragitto: nascono nel cuore, attraversano la mente e sfociano in parole e azioni.


Gabriele Felice

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